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Verso i mondiali in Sudafrica: presentata oggi a Roma la campagna di sensibilizzazione contro razzismo e apartheid

“Attraversare i primi Campionati mondiali di calcio in Africa per raccontare la realtà sociale che c’è intorno, i diritti e la lotta contro razzismo e apartheid, oggi”. Questo è l’auspicio di Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp, che oggi a Roma, nella sede della Federazione della stampa, ha presentato la campagna ‘Sudafrica - Dalla lotta all'apartheid ai Mondiali di calcio del 2010’. “Il Sudafrica è il paese simbolo della liberazione dal segregazionismo e dal pregiudizio: abbiamo tutti da imparare. Questi Mondiali devono lasciare un’eredità positiva: quando si spegneranno i riflettori non dobbiamo abbandonare l’Africa e lo sport sociale e per tutti, a cominciare dal calcio, va reso accessibile a tutti come strumento di socializzazione e di dialogo, soprattutto nelle zone rurali”. L’iniziativa è promossa in collaborazione con il Centro di documentazione antirazzista “Benny Nato” e con Peace Games Uisp, con il patrocinio della Provincia di Roma e con il sostegno della Fnsi.
La campagna è diretta ai giornalisti che racconteranno i Mondiali e volta alla sensibilizzazione al contesto sociale del Sudafrica sui temi dei diritti, con particolare riferimento alle donne, spesso vittime di schiavismo sessuale.
Thentjwe Mtintso, ambasciatrice della Repubblica sudafricana in Italia, ha spiegato come i Mondiali rappresentino una grande occasione “per combattere xenofobia, razzismo e cancellare la percezione negativa che si ha del continente africano. Non possiamo permetterci errori e per noi chi vincerà la Coppa è soltanto un dettaglio: noi abbiamo già vinto”. L’ambasciatrice si è detta preoccupata per il numero di persone che assisteranno alle partite e per il numero dei giornalisti accreditati, al di sotto delle aspettative delle precedenti edizioni.
Franco Siddi, presidente della FNSI-Federazione nazionale della stampa italiana, ha sottolineato l’impegno dei giornalisti nel raccontare tutte le implicazioni sociali di grandi eventi come i Mondiali e ha raccolto l’appello dell’Uisp rilanciandolo anche all’attenzione dell’Ussi.

Carlo Balestri, responsabile internazionale Uisp ha presentato la seconda edizione del premio “Nelson Mandela – Sport e solidarietà” per valorizzare il lavoro dello sportivo e del giornalista che si siano distinti per il loro impegno nella lotta alle discriminazioni e al razzismo nello sport. Il premio verrà consegnato il 22 giugno a Johannesburg: la prima edizione venne organizzata dall’Uisp e dal Centro Benny Nato nel 1990, a pochi giorni dalla liberazione di Nelson Mandela.
Raffaella Chiodo, responsabile del progetto, ha sottolineato che i grandi eventi sportivi spesso sono portatori di terribili effetti collaterali, tra i quali quello della tratta delle donne finalizzata allo sfruttamento sessuale e alla prostituzione forzata. Su questi temi la campagna vivrà la sua giornata centrale il 16 giugno, giorno dell’anniversario della ribellione dei giovani di Soweto.

La campagna si inserisce nell’ambito del progetto internazionale “Football for Development” che ha l’obiettivo di usare la popolarità del calcio come mezzo per promuovere consapevolezza, partecipazione e supporto allo sviluppo fra giovani, mondo del calcio e media, sportivi e non.

Informazioni: Ufficio stampa e comunicazione Uisp, 06 43984316, 340 5819535, www.uisp.it -comunicazione@uisp.it